martedì 20 gennaio 2009

Libro: Preistoria robotica



L'uomo ha sempre inseguito la possibilità di creare a piacimento, sottraendosi alle bizzarrie divine e genetiche e agli stessi limiti vitali. Nell'inseguire il respiro divino s'è impegnato nel creare esseri a propria immagine e somiglianza, con le sue funzioni fisiche ed intellettive, ma con l'aggiunta di quanto fantasia e tecnologia gli mettevano a disposizione.

In questa azione, l'uomo ha snaturato prima le macchine, poi le elettroniche, perché svolgessero funzioni umane e quindi diverse da quelle alle quali erano destinate.

Seguite come la metallurgia abbia permesso ai Greci prima di Cristo lo sviluppo di macchine inimmaginabili e mai giunte a Roma. Scoprite come queste siano rimaste nella sola memoria del Medio Oriente arabo, via via svanendo dai mestieri. Stupitevi di come queste conoscenze riappaiano mille anni dopo, faticosamente, in un'Europa artigiana nel legno, e che nelle campane e nei cannoni scopre la scienza dei materiali negli orologi prima, in mirabolanti macchine anatomiche poi. Osservate il genio fondersi nei telai e proseguire fino alla rivoluzione industriale, antesignana ed ispiratrice dell'anomalia del PC.

Girate intorno alla civiltà del personal computer, del telefonino e dell'iPod, conoscendone i confini senza valicarli, nello sviluppo della descrizione tridimensionale degli oggetti e delle loro parti.

Scoprite come il futuro stia provando a sviluppare macchine capaci di autoreplicarsi, nelle loro funzioni complesse ed utili, quando la nanotecnologia si sostituisce alla metallurgia, lontano della sodomia dell'antropomorfismo.

Francesca Tarissi su Repubblica del 2/2/09
Gianfranco De Turris nel Gr2 delle 19:30da 21'20"

La redazione dell'Almanacco della Scienza del CNR

Leggi anche il racconto Asimov, Cody, Tesla, pubblicato su Cultfiction con il mio pseudonimo per la fantascienza.

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